Quando sentiamo parlare di ponti termici dobbiamo immaginarci un vero e proprio collegamento tra l’esterno e l’interno. Il ponte termico permette quindi al calore di entrare o uscire dalla nostra creando disomogeneità di temperatura sulle pareti e nell’ambiente domestico.

Cosa succede in prossimità di un ponte termico?

La superficie dove viene localizzato un ponte termico viene chiamata superficie fredda. La differenza di temperatura fa sì che il vapore acqueo presente nell’ambiente condensi e di conseguenza generi muffe che possono essere pericolose per la salute di chi vi abita.

Quali sono le cause del ponte termico?

Le cause del ponte termico possono essere due:

  • Discontinuità geometriche, come per esempio l’angolo (interno o esterno) che si forma tra due pareti verticali perimetrali; l’intersezione tra un muro interno e uno perimetrale; l’innesto di un balcone; la variazione di spessore nella muratura.
  • Discontinuità termiche, riscontrate con l’uso di materiali con diverse caratteristiche di isolamento termico

Come possiamo correggere un ponte termico?

Il modo più preciso per individuarlo sarebbe l’analisi termografica, e la soluzione migliore è l’isolamento termico ottenuto aggiungendo materiali termoisolanti (come i cappotti termici). Correggere questi piccoli punti di dispersione ha molteplici vantaggi, non solo migliora il benessere e il confort della casa rendendo le temperature più omogenee e evitando quindi muffe nocive per la salute, ma fa bene anche al portafoglio perché contiene le dispersioni termiche e quindi fa risparmiare energia.

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