Chi si occupa di lavori ad alta quota deve conoscere tutte le tipologie di dispositivi anticaduta, le loro caratteristiche e come devono essere utilizzati. Conoscere i principi di funzionamento di ogni DPI consente all’operaio di scegliere il dispositivo corretto in base al contesto e alla tipologia di rischio evitando così infortuni imprevisti. In questo articolo ci occuperemo dei dispositivi anticaduta retrattili.

La prima cosa che bisogna specificare per quando riguarda i DPI retrattili è lo scopo per cui sono stati progettati: sono pensati solo per arrestare una caduta (entro 2metri) e non per impedirla. Sono fondamentalmente composti da:

  • Cavo munito di connettore avvolto intorno a un pero collegato a un meccanismo di recupero a molla;
  • Sistema di blocco e dissipazione del cavo;
  • Connettore superiore.

Vantaggi

Ciò che rende i retrattili una scelta vantaggiosa è la comodità di avere sempre il cavo alla giusta lunghezza senza preoccuparsi di regolarlo manualmente, evita di avere corde d’intralcio offrendo così una sensazione di maggiore sicurezza.

Funzionamento

In caso di caduta, la repentina accelerazione del cavo attiva il meccanismo di blocco (attivato dalla forza centrifuga), quest’ultimo resta bloccato se il cavo è ancora in tensione oppure ricomincia a scorrere nelle due direzioni.

Prima di utilizzare questo dpi bisogna tener conto di alcune condizioni:

  • Peso minimo dell’operatore: solitamente è indicato come carico minimo dai 25 ai 35kg
  • Peso massimo dell’operatore: solitamente l’efficienza è garantita fino a 100 Kg, sistemi più sofisticati indicano talvolta fino a 150 Kg
  • Caduta verticale, orizzontale o obliqua: leggere sempre nel manuale per quale tipologia di caduta è certificato il dispositivo.
  • Distanza area di lavoro e punto di ancoraggio: la lunghezza dei cavi varia da 2m a 40 m, bisogna tener sempre presente però che per poter funzionare il sistema di blocco è necessaria una accelerazione perciò bisogna controllare la lunghezza minimo di quanto cavo deve rimanere all’interno del dispositivo per poter attivare il blocco.

Il sistema per poter funzionare ha bisogno dello spazio necessario, chiamato tirante d’aria libero. Il fattore di caduta è un numero che deriva dal rapporto tra la lunghezza del cordino e la distanza di caduta, maggiore è il fattore di caduta, maggiore è la distanza percorsa dall’operatore, maggiori quindi sono le forze che scarica sul sistema. Facciamo qualche esempio:

  • Se l’ancoraggio è alla stessa altezza del punto di connessione, la caduta è pari alla lunghezza del cordino, quindi fattore 1.
  • Se l’ancoraggio è all’altezza dei piedi, cadrò due volte l’altezza del cordino, quindi fattore 2.

Per concludere, è sempre raccomandabile ispezionare i dispositivi prima dell’utilizzo per verificarne l’integrità e di pulirli successivamente per evitare che polvere e sporcizia intacchino il meccanismo.