Questi due anni sono stati ricchi di cambiamenti e piccole rivoluzioni, una di queste è stata senz’altro dovuta al superbonus 110% che ha permesso a milioni di persone di migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. Uno degli interventi principali è stato indubbiante la posa di cappotti termici di nuova generazione abbinato alla sostituzione di impianti di riscaldamento e raffrescamento di ultima generazione e di installazioni di pannelli fotovoltaici.

Per il nostro paese il superbonus è stato senz’altro una spinta, se non un pretesto, per rinnovare l’intero tessuto urbano e accompagnarlo verso una vera e propria transizione che punta all’ecosostenibilità. Gli edifici italiani erano infatti responsabili del 40% dei consumi totali di energia, sostituire la tipologia di fonte energetica non elimina definitivamente il problema. Tenendo conto che “l’unica energia veramente sostenibile è quella che viene risparmiata”, il sistema ha cappotto elimina invece il problema alla base perché riduce il fabbisogno energetico. Ecco il motivo n° 1.

Il secondo motivo è una questione puramente economica: i 9 miliardi investiti per il superbonus 110% è stato un vero e proprio investimento che ha messo in moto un meccanismo di produzione di materiali e di lavoro pari al doppio della cifra investita. Dettaglio più sottile riguarda il valore di mercato acquisito dopo essere intervenuti per migliorarne l’efficienza, questo dettaglio risolve anche il problema degli immobili invenduti e perciò dell’eccessivo consumo di suolo per le nuove abitazioni.

Riportando i dati della ricerca “Le opportunità della riqualificazione energetica – i numeri di una politica fiscale che guarda al futuro”, Gabetti Property Solutions, Q1 2022, vi spieghiamo il motivo numero 3 ovvero come il sistema a cappotto e il superbonus contribuiscono alla transizione ecologica. Secondo la ricerca sopracitata gli interventi effettuati sugli edifici italiani hanno avuto un importante impatto sull’ambiente:

  • Abbattimento del fabbisogno energetico medio del 53%
  • Salti di classe energetica pari a 3
  • Risparmio energetico medio del 46%
  • Risparmio emissioni di CO2 medio del 51%

Quarto motivo: la riqualificazione energetica migliora il comfort abitativo degli edifici rendendoli più salutari. I benefici si estendono a una riduzione delle spese sanitarie per lo stato. Secondo lo studio “Building Renovation: a kickstarter for EU economy”, Renovate Europe, 2022”:

Edifici produttivi e uffici:

+ 12% produttività dei lavoratori

Incremento PIL europeo: + 500 miliardi

Ospedali:

Riduzione dei tempi di ricovero dell’11%

Risparmio di 45 miliardi di spese sanitarie

Concludiamo con il 5° motivo: senza incentivi molti edifici non sarebbero potuti essere messi in sicurezza perciò possiamo affermare che il superbonus 110% ha contribuito inoltre alla messa insicurezza di buona parte del costruito italiano.